2 giorni a Bali

La parte sud dell’isola ha un colore turchese intenso, spiagge bianche con il mare cristallino. Da Nusa Dua a tutta la penisola di Bukit, ci sono tantissimi punti meravigliosi, ma tenete presente che ci sono le maree e dopo le 13-14 il mare si ritira di circa 50 metri, quindi diventa molto difficile camminare fino all’acqua fonda. Con questo non voglio dire che non ci sia mare bello, ma che non si viene a Bali per quello. Affittare un motorino costa circa 5€ al giorno, dipende molto da quanti giorni lo prendete.  In motorino potete girare tutta l’isola, e anche caricalo sul traghetto per andare in isole vicine come Lombok. Se non guidate il motorino o non siete tranquilli a guidarlo (vi sconsiglio di noleggiare lo scooter, troppo casino quando si passa nei centri, girate usando i taxi tramite l’app BlueBird) dall’altro lato della strada, avete due alternative: affittare una macchina o usare GoJek

Se proprio siete convinti: Come noleggiare uno scooter a Bali?

HO BISOGNO DELLA “PATENTE INTERNAZIONALE” PER NOLEGGIARE UNO SCOOTER A BALI?

La risposta è sì! E’necessario un patente di guida internazionale per affittare uno scooter a Bali.

Ricordatevi che ogni qualvolta noleggerete uno scooter a Bali, al tizio in cui lo affitterà non importa una sega se avrete o meno la patente. Al contrario, alla polizia dovrete sempre mostrarla, accompagnata dal vostro passaporto (originale), dalla patente italiana e dai documento dello scooter (controllate bene che ci siano sempre prima di partire, nel caso non ci fossero richiedeteli!) Detto questo, ultimamente la polizia locale ha preso di mira solamente i turisti, giusto o sbagliato che sia, è indispensabile possederla! Che cosa succede se giro senza la patente internazionale?

Alla polizia di solito non interessa far rispettare la legge, sono solo in cerca di una tangente che chiameranno multa.

Secondo gli stranieri residenti a Bali, una multa dovrebbe essere di circa 150.000 IDR, ma se voi gli lasciate 50.000 o 100.000 IDR dentro il passaporto, con ogni probabilità vi lasceranno andare.

Fate attenzione perche in Indonesia c’è l’obbligo d’indossare il casco, potreste venire multati, se non lo indossate.

QUANTO COSTA NOLEGGIARE UNO SCOOTER A BALI?

Questi dovrebbero essere i prezzi per uno scooter a noleggio a Bali per giorno: 40.000-70.000 IDR (2-4 euro circa)

QUANTO COSTANO BENZINA E PARCHEGGIO?

La benzina è a buon mercato, cioè se siete viaggiatori low cost, il costo del carburante non influirà per niente sul vostro budget.

La cosa migliore da fare, è rifornirsi sempre, alle stazioni di rifornimento, il prezzo è di circa 7.000 IDR al litro e avrete il vantaggio di decidere voi quanta metterne. Ma se vi siete persi in qualche strada, lontano dai centri abitati o in un piccolo villaggio, con ogni probabilità avrete bisogno delle bottiglie.

Una bottiglia da 1,0 litro può costare tra gli 8.000 IDR e i 10.000 IDR, ma non di più, idem per le piccole colonnine di benzina, dipende molto da dove vi trovate.
Con il nostro scooter, con 5 litri abbiamo percorso oltre i 170 Km, tra percorsi misti e collinari.

Quando guidate cercate di fare attenzione ai cigli delle strade, perché è facile che sbuchi fuori all’improvviso un bambino, una scimmia o nei peggiori dei casi un bue.

GIORNO 1 (BALANGAN, DREAMLAND, BINGIN BEACH, PANDAWA BEACH, ULUWANTU TEMPLE)

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Balangan Beach

A pochi kilometri da Kuta, con un bel mare, è la più bella spiaggia che ho trovato nella penisola di Bukit.
Il mare è azzurro con sabbia chiara,ed in spiaggia ci sono 4-5 ristoranti su palafitte molto piacevoli.
Sicuramente la spiaggia più bella ed accessibile della zona, con un tempio molto bello alle sue spalle. Dopo aver passato le varie spiagge che vanno da Seminyak, Legian, Kuta e Tuban devo dire che Balangan Beach mi ha sorpreso per la facilità con cui si raggiunge data l’assenza del traffico che c’è nella zona di Kuta.
Località abbastanza isolata ma alla fine ben servita come lettini, ombrelloni, bar spartani e ristoranti i nonché alcune scuole di surf.
Date le stupende e alte onde e’ un regno per i surfisti.
Acqua e spiaggia pulite.
Consiglio le scarpette da scoglio se entrate in acqua più di un 10 m dal bagnasciuga poiché sul fondo ci sono dei sassi/ coralli.
Attenzione: la scuola surf accetta carta di credito per i pagamenti, per tutte le altre attività dovete avere cash (premunitevi).
Due lettini ed ombrello e vi costeranno 100.000 rupie. Credo sia la mia spiaggia preferita, un’accogliente baia di sabbia dorata che ci accoglie con un piccolo tempio sul mare; nelle ore di alta marea è possibile nuotare comodamente, ci sono tantissimi centri di surf che insegnano i primi rudimenti alle persone meno esperte, mentre invece la mattina e il pomeriggio è terra dei veri surfers, quelli che attraversano il reef per l’onda perfetta. Ci sono diversi ristorantini di bamboo sulla spiaggia con vista oceano, dove potrete posizionare il vostro teleobiettivo  e scattare foto ai surfisti.

La mattina alle 8.15 e il pomeriggio alle 5.30 si fa yoga nel prato immediatamente al di sopra della spiaggia.

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Bingin Beach

Bingin è un luogo sorprendente, di accesso non semplice ma nemmeno proibitivo. Ci sono alcuni accorgimenti da adottare, specie con bambini al seguito ma vale assolutamente la visita!
L’ideale è andare con un motorino o comunque un mezzo proprio. Se vi muovete in taxi, ricordate che non è una zona battuta da questi mezzi, quindi per il ritorno li dovrete contattare telefonicamente per farvi venire a prendere. Con qualsiasi mezzo motorizzato, si arriva (pagando una piccola offerta) all’ingresso di un suggestivo villaggetto (residenze private e belle guesthouse) le cui strette stradine dovrete percorrere a piedi per un breve tratto (segnalato) fino a raggiungere la scalinata che porta in spiaggia. La discesa è meravigliosa, con i gradini che si snodano tra casette e palafitte piene di verde e costruite a picco sulla scogliera. Non è breve, quindi prendetevela comoda e scegliete orari freschi per la discesa e la risalita. Il mio consiglio è di cenare in spiaggia e risalire con il buio. In questo modo è affrontabile anche con bambini al seguito, se propensi a camminare in autonomia.
La spiaggia è molto caratteristica. Alle spalle avrete il caratteristico panorama delle casette colorate e immerse nel verde, arrampicate sulla scogliera. Sotto, una piccolissima lingua di sabbia e le rocce, che in bassa marea, la sera, formano un panorama lunare, con l’acqua che forma piccole piscine. Portatevi la maschera e il boccaglio per esplorare la vita subacquea. Potete rimanere a lungo il pomeriggio, perchè la luce va via tardi e con molta dolcezza.
Ci sono diversi localini low budget, molto panoramici, dove mangiare magari guardando il magnifico tramonto. Per uno spuntino, nel tardo pomeriggio arrivano i classici arrostitori di pannocchie. Non ci sono servizi igienici, se non quelli dei locali.
Se andrete via dopo che tramonta il sole ricordate che le stradine sono illuminate solo dalle luci delle abitazioni, ma non vi deve spaventare: è un luogo sicuro e tranquillo; se credete, potreste comunque portare una torcia. Quando tornate lungo la strada, se non avete un mezzo di spostamento o non potete chiamare il taxi, sappiate che se volete usufruirne ci sono alcuni abitanti del villaggio che, dietro un compenso sicuramente più alto della tariffa del taxi (da contrattare prima) vi accompagnano dove risiedete, con le loro macchine private. E’ ovviamente un servizio abusivo, valutate voi. Si tratta comunque di buone autovetture, con l’aria condizionata, e, se volete essere più tranquilli, potreste chiedere direttamente al ristorante che vi trovate immediatamente di fronte quando arrivate sulla strada, accanto al minimarket, e il cui proprietario svolge questo “servizio”. Per inciso, il piccolo ristorante, evidentemente per una clientela locale, anche se di apparenza molto modesta, serve piatti buoni e molto economici, senza controindicazioni igieniche.

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Dreamland Beach

Piccola spiaggia di sabbia bianca servita da un piccolo warung che serve cibo squisito per pochi euro con vista sulle onde! Di solito vengo qui con la famiglia siam qui da mattino a sera ed è la nostra spiaggia preferita a Bali . ottimo tramonto si può assistere da qui e’ inoltre posto frequentato da surfisti. È il caso di dire che questo punto rappresenta quello che Bali era e quello che Bali è. Questa spiaggia è stata potremmo direi “scoperta” dai surfisti decine d’anni fa, 100 metri di spiaggia bianca che da su uno dei surf spot più belli dell’isola. Per arrivarci la strada era sterrata, lunga e non sempre comprensibile, era un sogno, come dice il nome, una terra segreta e a disposizione di pochi. Poi come sempre fa il turismo di massa, è stata scoperta e sfruttata. Quale posto migliore per costruirci dei resort di lusso! Ora quindi è affollata e piena d’ombrelloni, ovviamente rimane bella uguale, ma non ha più la stessa poesia.

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Pandawa Beach

Bellissimo posto! La vera Bali racchiusa in pochi km di Costa , ma racchiude in se una bellezza unica, peccato che sia poco pulita , plastica ovunque, è poco attrezzata. Piacevole da trascorrere alcune ore e farsi una bella passeggiata! Hanno scavato la montagna per fare un facile accesso a questa spiaggia,
e hanno scritto il nome sulla montagna stile Hollywood.
Hanno fatto un casello per fare pagare il pedaggio auto di 15k rupie.
Vista dall’alto il mare avrebbe anche un bell’aspetto,
ma è frequentabile solo in alta marea e col mare tranquillo, per gli scogli che affiorano.
Mi limito a guardare Pandawa dall’alto.
Per il resto è tutto stile Bali: dal pattume ovunque alle strutture incompiute

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Pura Luhur Uluwatu,

Chi si trova nel sud di Bali non può trascurare una tappa al Pura Uluwatu, un tempio all’estremità sud-occidentale della penisola di Bukit a strapiombo sulla scogliera! Anche da questo tempio si gode uno spettacolare panorama e, chi non soffre le vertigini a 75 metri di altezza sulle rocce lambite dalle onde, potrà realizzare degli scatti indimenticabili! Se Tanah Lot è abitato dai serpenti marini, Uluwatu è abitato da simpatiche scimmiette: occhio a tutti gli oggetti che potrebbero incuriosirle e trasformarle in abili (e dispettose) scippatrici!

Uno dei più belli e suggestivi templi di Bali. Al tramonto è qualcosa di unico! Attenzione alle scimmie che rubano occhiali e oggetti vari…ne ho viste personalmente rubare occhiali, telefono e persino infradito! E non è per niente facile recuperare il maltolto perché sono velocissime!!

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Rock Bar Bali dell’ Ayana Resort and Spa  è un dei posti più cool di Jimbaran.

Costruito su una scogliera appartata, vincitore di numerosi premi per la vista mozzafiato al tramonto continua ad ammaliare numerosi turisti, provenienti da ogni parte del mondo, amanti della buona musica e dei cocktail d’autore. Molti Dj internazionali suonano qui. Il Rock bar arroccato a 14 m sopra le onde, è un piccolo monolite affacciato sull’oceano indiano, vanta un design minimal e si sviluppa su una piattaforma di roccia naturale a cielo aperto che cade a picco sul mare. La luce soffusa del bar in equilibrio alla luce del tramonto, accompagna il dolce saluto al giorno che velocemente si spegne in un mare già punteggiato da lanterne per la pesca. Raggiungere il Rock bar è di per sé un’esperienza. Si può scegliere tra due soluzioni.

La prima, quella più faticosa, prevede una scenica quanto lunga scala mentre la seconda è una lenta funicolare. Il consiglio è quello di faticare perché,  per ogni gradino, ci sono numerose occasioni per scattare foto uniche. Nella discesa dal bar vi potete fermare al ristorante Kisik Bar & Grill che serve dell’ottimo pesce. Se scegliete la funicolare andate presto, 17,17:30, la coda è infinita e la priorità è per gli ospiti dell’hotel.

Insieme ai cocktail si possono ordinare, serviti in conetti di carta, calamari fritti, anelli di totano ed altri stuzzichini.

Oltre alla musica dei dj resident, abituali nei weekend dal tramonto a tarda notte molti dj internazionali suonano in questa location affascinante.

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La Plancha

Un locale molto particolare, anche questo sulla spiaggia, che si nota subito per il suo originale arredamento, fatto di ombrelloni, sedie e poltrone a sacco coloratissimi. L’atmosfera è vibrante e la musica ad alto volume. Un bar perfetto per l’aperitivo al tramonto. La Plancha offre anche una vasta scelta di piatti, con specialità locali a base di gamberi giganti e tante altre delizie. Il locale ha posti a sedere anche al coperto. Indirizzo: La Plancha, Jalan Mesari Beach Bali, Indonesia.

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Jimbaran Beach Cafe

Un altro locale ideale per gli amanti del pesce e dei frutti di mare. Il Jimbaran Beach Cafe è ristorantino sulla spiaggia e caffè. Il cibo è fantastico, si può scegliere direttamente il pesce dalla cucina e farselo preparare sul momento dallo chef. Qui si mangia, si beve e si ascolta musica, con piccoli concerti live, anche con musica tradizionale e danze balinesi. Da non perdere. Indirizzo: Jimbaran Beach Cafe, Jalan Pemelisan Agung, 13, Bali, Indonesia.

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GIORNO 2 (MonkeyForest Pura Ulun Danau Bratan, Altalena Wanagiri TwinLakes, Banyumala Twin Waterfalls, RisaieJatiluwih, TanahLotTemple)

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Monkey Forest

Nella lista su cosa vedere a Bali, e in particolare ad Ubud, non può certo mancare la Monkey Forest, la “Foresta delle scimmie” più famosa d’Indonesia. Il “Santuario Sacro della Foresta delle Scimmie” di Ubud è non solo un immenso giardino popolato da circa 700 scimmie, ma anche un luogo mistico, intriso di mistero e sacralità, un luogo importante per la cultura balinese e uno dei posti di Ubud legati fortemente alla spiritualità induista della comunità.
Ci sono tre templi all’interno della Monkey Forest, di uno dedicato a Shiva, e circa 700 macachi di Java, scimmie balinesi dalla coda lunga, divise in 5 gruppi diversi spesso in lotta fra loro. Se volete visitare la Foresta delle scimmie vi consiglio di camminare lentamente, evitare di avere addosso oggetti luccicanti e vistosi e di mettere nello zaino tutte le cose a cui tenete e che non vorreste farvi rubare da una di queste scimmie veloci e dispettose. Se volete avvicinarne una, acquistate un paio di banane all’entrata e mettetele in bella vista sul palmo della vostra mano. In pochi secondi un macaco vi raggiungerà per afferrarle e gustarsele davanti a voi o, come spesso accade, sulla vostra testa. Eh, già. Se avete paura, come me, fatevi scudo con il vostro fidanzato, è una tecnica che funziona abbastanza. Almeno, io sono uscita indenne dalla foresta e quasi divertita. Le scimmie della Monkey Forest di Ubud non sono aggressive come quelle che troverete ad Uluwatu, per esempio, ma non vanno disturbate, né sfidate in alcun modo. Se ne stanno in gruppi per conto loro, e sono abituate ai turisti. Di sicuro porterete a casa scatti memorabili, se riuscirete a non farvi rubare il cellulare o la macchina fotografica.

Aperta tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:00
Costo del biglietto: IDR 50,000 (circa 3 euro)

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Pura Ulun Danau Bratan

nelle montagne centrali, in una posizione magica, sull’omonimo lago (fate un giro al mercato di Bedugul lì vicino).

Il meraviglioso tempio di Ulun Danu Bratan sorge su una piccola penisola sulla riva del lago Bratan. Il lago svolge un ruolo fondamentale nell’irrigazione di questa zona e della parte meridionale dell’isola; ecco perché il tempio è dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu.

Il tempio, la cui costruzione risale al 1633, consiste in un complesso di edifici su più isole. Per metà induista e per metà buddista, esso dispone di un altare centrale presso il quale si svolgono le cerimonie. Il tempio principale, il Pura Teratai Bang, ha una caratteristica torre su 7 livelli, e sull’isola si trova anche un tempio con 11 tetti. Osservi con attenzione la costruzione di Ulun Danu Bratan, le sembrerà che l’edificio galleggi sull’acqua.

Siamo arrivati in motorino da Ubud al tempio in 1 ora circa,(una bella sfacchinata)portatevi abbigliamento lungo perché si sale molto e il tempo spesso è brutto vicino al tempio risultato fa parecchio freddo!!
Il tempio è molto bello uno dei più suggestivi di Bali essendo sul lago anche la location intorno è molto carina!
DA VISITARE! Il consiglio è quello di evitare il fine settimana in quanto superfrequentato da Balinesi per cerimonie e pic-nic sulle aree circostanti….il rischio, oltre del sovraffollamento, è quello di passare un sacco di tempo in auto in coda.
Come tutti i templi anche questo prevede una “donazione”, in questo caso 50.000 RP a persona e non vi si accede all’interno; non di grandi dimensioni e parte dello stesso è costruito sul lago.
Tutt’intorno vi sono ristoranti e negozi piuttosto commerciali ma tante aree verdi con ampia varietà di piante e fiori

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The Swing in Wanagiri village, Twin lake

Siamo andati alle cascate di Banyumala in moto da Ubud (circa 2 ore). Difficile trovare la strada giusta dalla strada principale perché ci sono molte cascate nelle vicinanze, ma solo chiedendo alla popolazione locale (e usare le mappe offline). Dopo la strada principale ci sono circa 2/3 km di strada stretta su e giù (ok in moto, non in auto). Dal parcheggio è di circa 15 minuti a piedi (scarpe da ginnastica o scarpe da trekking meglio). Paesaggio meraviglioso avoding turisti e guida locale (eravamo solo 5/6 persone nel giugno 2018). Possibilità di nuotare Inserisci una tassa di 15.000 Rp. In auto da Seminyak è a circa 2 ore e costa fino a $ 65 con un autista privato per la giornata. Il nostro autista era stata fatta in grado di portarci al parcheggio più basso quindi non abbiamo dovuto camminare troppo, e l’unità era mozzafiato. Sulla strada passerete la fabbrica di cioccolato di Bali, caffè luwak, un bellissimo lago circondato da Forrest considerarono un mucchio di scimmie dispettose che ci si può fermare e mangimi (usando solo il cibo fornito da un locale per una piccola tassa).

La passeggiata per la cascata è ripida e scivolosa così indossare scarpe da ginnastica se possibile ed essere pronti per un lavoro fuori sulla via del ritorno. Mi ha fatto vedere un paio di persone che utilizzano bastoni, bastoni e sembrava di aiutare. È necessario essere cauti quando tenendo le rotaie poiché non si sentono molto sicuro.

Una volta che si arriva alla cascata c’è una zona ombreggiata ed è possibile avere una nuotata nell’acqua. E’ bello e non è troppo affollata ancora. Ne è valsa la pena visitare.

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Jatiluwih

Il nome di Jatiluwih deriva da due parole Balinesi: jati + luwih. Jati significa “davvero” eluwih significa “bello o eccellente”.

Non a caso il panorama che offrono le risaie terrazzate di Jatiluwih è “davvero meraviglioso”.

Nella zona troverete molti  campi di riso a terrazze, scavate sul pendio del monte Batukaru.Le terrazza di riso si mostrano in tutta la loro bellezza durante tutto l’anno. Quando il risoraggiunge quasi il momento del raccolto, spesso il colore varia dal verde al giallo scuro, con qualche sfumatura di rosso. Questa miscela di coloriforma un panorama mozzafiato, unico nel suo genere.

Poco prima dei terrazzamenti principali troverete un gabbiotto in cui vi chiederanno di pagare 15.000 rupie per entare nella zona delle terrazze. In cima troverete dei belvedere da cui ammirare il panorama.

Jatiluwih è situata a 700 metri sul livello del mare, e circondata da montagne e forestetropicali, in modo da rendere l’aria piuttostofresca.

La terra è la più fertile di tutta la Bali, rendendola ideale per l’agricoltura. I campi di riso qui si distinguono per le loro grandi dimensioni e di alta qualità.
Jatiluwih è stata recentemente classificata comepatrimonio mondiale dell’UNESCO per la sua conservazione delle tradizionali tecniche di coltivazione biologica, tra cui il sistema di irrigazione “subak”. Il processo di coltivazione eraccolta del riso è una parte importante della cultura unica balinese, e qui si può assistere al modo di vita che ruota intorno al riso. E ‘il luogo ideale per assaporare l’atmosfera da villaggio, circondato da uno scenario spettacolare, osservando i contadini al lavoro.

Potrete raggiungere Jatiluwih con una gita in giornata da UbudMunduk o Lovina.

La cosa migliore sarebbe arrivarci autonomamente con un motorino … girare tra i campi di riso con un motorino è un esperienza davvero unica!

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Tanah Lot Temple,

Il Tempio di Tanah Lot gode di un’ubicazione eccezionale: un isolotto roccioso nel Pacifico, di fronte alla costa meridionale di Bali e accessibile solo con la bassa marea. Più precisamente, ci troviamo a nord-ovest di Kuta e a ovest di Denpasar. Non si tratta di un tempio sconosciuto, anzi probabilmente è tra i siti più famosi dell’isola indonesiana facente parte di una serie di ben Sette Templi del mare costruiti lungo la costa tra il XV e il XVI secolo! Tanah Lot è un

tempio indù (ricordiamo che la religione più diffusa in Indonesia è quella musulmana) dedicato alle divinità marine e i serpenti velenosi che – pare – abitano la grotta antistante, dovrebbero servire proprio a scacciare gli spiriti marini malvagi ma non, ovviamente, turisti e fedeli! Se volete vederne diverse decine strisciare silenziosamente per Tanah Lot, dovrete recarvi qui nelle notti di plenilunio mentre, se non siete amanti del genere, tenere accuratamente d’occhio il calendario lunare e starvene alla larga in quelle date!

Gli spettacolari tramonti che si godono a Tanah Lot hanno indubbiamente incrementato l’accesso al sito quindi vi consigliamo, per apprezzarlo nel silenzio consono ad un ambiente sacro, di visitarlo al mattino presto (anche se l’interno non è visitabile). Se riuscirete a fermarvi o a tornare, allora potrete concedervi un cocktail in uno dei localini sulla costa in trepidante attesa di un sole infuocato che si getta nell’Oceano! Cosa rende tanto speciale Tanah Lot? Una leggenda. Pare infatti che la costruzione del tempio sia dovuta a Dang Hyang Nirartha, un sacerdote indù proveniente da Giava nel XVI secolo, impressionato dalla bellezza del luogo. Egli avrebbe dormito per qualche tempo sull’isolotto e, prima di andar via, avrebbe consigliato ai pescatori locali di erigere un luogo sacro in onore delle divinità marine. Il consiglio: anche se non potete entrare, è richiesto un abbigliamento consono alla sacralità del tempio pertanto non recatevi sull’isolotto con canottiere, pantaloncini e simili!

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