3 giorni a Delhi

India Gate

L’India Gate è un arco in ricordo dei caduti indiani in guerra; è uno dei simboli di Dehli, forse l’unico motivo per cui fare una sosta e scattare una foto. Probabilmente il monumento è più apprezzato dai locali, che amano passeggiare nel parco vicino, piuttosto che da noi stranieri. Consiglio di vederlo la sera quando è illuminato.

Tomba di Humayun

Consiglio una visita, soprattutto per chi non riesce ad andare ad agra per ammirare il fantastico Taj Mahal. Questa si tratta di una piccola miniatura dalla quale è stata poi ispirata il palazzo di Agra. È veramente molto bello e consiglio sicuramente una vista. È il posto più bello in cui sono stata a Delhi

CHANDNI CHOWK: uno dei punti nevralgici della città vecchia, Chandni Chowk è oggi un insieme caotico ed al tempo stesso super organizzato di negozi, venditori ambulanti, scimmie e vacche sacre che si aggirano indisturbate, turisti increduli, baracchini di street food, cavi elettrici attorcigliati intoccati da decenni e tutto quanto la vostra immaginazione può creare.  Oggi è forse il mercato più importante per quanto attiene al business del “matrimonio indiano”: diviso in settori in base all’accessorio ornamentale, c’è la via degli abiti da sposa, quella dei braccialetti, quello delle partecipazioni in carta, quello delle candele decorative, ecc. Da buona local,  questo è il mercato più economico che si possa trovare. Quindi, caro viaggiatore, non dimenticare di comprare qui i tuoi souvenirs per gli amici a casa!

LAL QUILA (FORTE ROSSO): costruito dall’imperatore Mogul Shah Jahan, che ha anche costruito il famosissimo Taj Mahal nel XVII secolo è oggi dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO ed è un simbolo della Repubblica indiana. È da qui infatti che il Primo Ministro Nehru dichiarò l’Indipendenza dell’India come colonia britannica nel 1947 e sempre da qui, ogni anno, il Primo Ministro in carica rivolge il suo discorso alla Nazione nel giorno dell’Indipendenza, che cade il 15 di agosto. Chiuso ogni lunedì, il costo del biglietto per i non residenti è di Rs. 500.

JAMA MASJID: la più grande moschea in Asia, voluta dall’imperatore mogul Shah Jahan, fu costruita nel 1656. Ecco, questo è sicuramente uno dei monumenti da inserire nella lista delle cose da vedere a New Delhi non solo per la sua imponenza architettonica ma anche per l’aria che si respira, per la vista sulla città vecchia. All’ingresso, che è gratuito, si dovrà pagare un’imposta per la macchina fotografica di circa 300 rs. e vi daranno anche un soprabito simile ad uno scafandro colorato. Un cartello all’ingresso del minareto dice che le donne devono essere accompagnate da un uomo, il costo per salire è di circa 100 rs ed in teoria non si possono fare foto.

LOTUS TEMPLE: Il Tempio di Loto della fede Baha’i sorge in un immenso e curatissimo giardino. Al suo interno, dove si arriva a piedi scalzi, non v’è molto, solo tantissime panche, nessuna immagine o colore, in quanto considerato il “tempio di tutte le religioni” per cui è possibile entrare e pregare o meditare, indipendentemente dalla propria fede. Se si resta a Delhi per oltre due giorni, vale la pena visitarlo.

AKSHARDHAM TEMPLE: È il più grande tempio indù del mondo costruito però nel 2005 nello stile tradizionale induista per cui risulta davvero imponente e maestoso, con interni riccamente decorati. Meravigliosi i giardini con gli spettacoli delle fontane (a pagamento di sera) L’ingresso è gratuito ma è vietato introdurre fotocamere e videocamere e qualsiasi altro oggetto al di fuori del proprio denaro e documenti. Pertanto, se viaggiate con autista, potete lasciare tutto in macchina oppure usufruire delle cassette deposito. Mi raccomando, si entra a gambe e spalle coperte!

RAJ GHAT:  è questo il luogo in cui fu cremato il Mahatma Gandhi, assassinato da un estremista indù nel 1948, rappresentato da una piattaforma in marmo nero costantemente ricoperta di fiori e da una fiamma che arde perennemente. Tutti i Capi di Stato in visita in India, si recano a rendere omaggio al Padre della Patria. È obbligatorio togliersi le scarpe per accedere al mausoleo interno.